Giornate Fai di Primavera, visita alla Centrale della Battaglia con il cuore in Ucraina

Sono state ben 482 persone che nei due giorni appena trascorsi, non hanno perso l’occasione di visitare la Centrale Idroelettrica Battaglia che a Villa Castelli è stata eccezionalmente aperta in occasione delle Giornate FAI di Primavera.

Un’opera ingegneristica risalente agli anni ’20 e che ha prodotto energia elettrica fino al 1971 e che dal 16 marzo 2009, a distanza di quasi 40 anni, grazie all’impiego di nuove tecnologie ed all’impegno dell’Acquedotto Pugliese, è nuovamente in esercizio.

La giornate magistralmente condotte e gestite da:

  • Marialucrezia Colucci Capo Delegazione del Fondo Ambiente Italiano per la provincia di Brindisi
  • Luigi Bennardi Capo Gruppo del Fondo Ambiente Italiano Giovani per la provincia di Brindisi
  • Valentina De Carolis vice capo Fai sezione Brindisi
  • Pietro Nigro Gruppo Giovani Fai sezione di Brindisi
  • Venza Antonio (delegato Fai mobilità sostenibile) sezione di Brindisi
  • Beniamino Attoma Pepe Delegato Fai regione Puglia

sono state per molti compaesani occasione per scoprire una sede mai esplorata in precedenza e che per alcuni ha rappresentato un tuffo nel passato, portando alla memoria lontani ricordi.

Il 26 Marzo scorso, inoltre, il Fai ha festeggiato i 30 anni delle giornate Fai di Primavera e quest’anno in particolare, oltre alla tutela e alla valorizzazione dell’arte, della natura e del paesaggio italiani, è stato aggiunto un obiettivo nuovo che risiede nella raccolta fondi per salvare una delle opere d’arte che sicuramente sono andate perse durante il conflitto ucraino.

A tal proposito la Dott.ssa Colucci, durante la presentazione del percorso ad uno dei gruppi presenti, così dichiara:

“Il messaggio che si vuole dare con queste giornate “non è una semplice visita guidata ma riacquisire orgoglio rispetto alla bellezza e ai beni che abbiamo e che probabilmente conosciamo poco. Un forte valore civico che viene ancora più amplificato dal fatto che la maggior parte dei proventi che proverranno da queste due giornate, il Fai ha deciso di finalizzarle al restauro di un’opera d’arte che probabilmente sarà andata persa durante quello che sta succedendo in Ucraina”.

Ci sarebbero davvero tante cose ancora da raccontare che in sole due ore sono venute fuori da questa occasione unica per noi villacastellani e per tutte le persone che da fuori ci hanno raggiunto, mi limiterò ora a dire che nei miei occhi resta impresso lo stupore di grandi e piccini e le lacrime di commozione di chi è entrato in quel posto dopo anni, condividendo con i presenti racconti privati. Ma, questo lo racconterò in prossimo momento, probabilmente.

Un ringraziamento particolare ad Antonio Venza, delegato Fai per la mobilità sostenibile, sapiente conoscitore anche di dettagli legati alla storia del nostro paese, che insieme ai suoi colleghi, si è messo a disposizione rispondendo alle nostre domande.

Si aggiunge così, un altro Luogo del Cuore ad un elenco che per me è già ben strutturato, su quelli che sono i posti magici di Villa Castelli.

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